Sonetto del poeta inglese John Milton scritto in occasione del massacro dei valdesi nella «primavera di sangue» del 1655
Vendica, o Dio, dei massacrati santi
l'ossa sparse per i freddi alpini chiostri,
quei che al tuo vero furon vigilanti
quando i sassi adoravan gli avi nostri.
Segna nel libro con eterni inchiostri
delle tue pecorelle uccise i pianti,
che al prisco ovil rapìan sabaudi mostri
gittando dalle rupi madri e infanti.
Valli a monti iteraro il loro affanno,
e i monti al cielo. Il sangue e il cener loro
semina, ovunque il triplice tiranno
impera, e a cento a cento di costoro
escan che, apprese le tue vie, dal danno
di Babilonia trovino ristoro.
(Traduzione di Mario Praz)
On the late Massacher in Piedmont
Avenge O Lord thy slaughter'd Saints, whose bones
Lie scatter'd on the Alpine mountains cold;
E'en them, who kept thy truth so pure of old,
When all our fathers worshipped stocks and stones.
Forget not: in thy book record their groans,
Who where thy sheep, and in their ancient fold
Slain by the bloody Piedmontese, that roll'dMother
with infant down the rocks. Their moans
The vales redoubled to the hills, and they,To heaven.
Their martyred blood and ashes sow
O'er all the Italian fields, where still doth sway
The triple tyrant; that from these may growan hundred-fold, who,
having learnt thy wayEarly may fly the Babylonian woe!