lunedì 21 luglio 2008

Da padre a padre: lettera aperta al Ministro Bossi

E' giusto essere vicini all'avversario politico nei momenti di avverse sorti familiari.
Il giovane Bossi jr è stato bocciato per la seconda volta alla maturità ed il padre che fa? Invece di fare un cazziatone al somaro, si scaglia contro i docenti terroni che puniscono gli studenti del nord che presentano tesine su Cattaneo. O tempora, o mores! Trovo giusto, in tale situazione, mostrarmi solidale con la lettera aperta che segue.
Gentile Ministro Bossi,
sono un professionista meridionale, formato da docenti terroni, padre di due figli. Da padre a padre, mi permetta un consiglio risolutivo per il dramma di Suo figlio: qui al sud vi sono varie scuole private, c. d. esamifici. Quivi ogni anno convergono, in veri e propri viaggi della speranza al contrario, torme di studenti del nord - che chiameremo, in ossequio al politically correct, ‘diversamente preparati’ - per strappare una promozione altrimenti impossibile. Uno di questi, in Campania, si trova nella ridente città di Poggiomarino (NA), liberata dai rifiuti grazie all’efficace azione del governo del quale Ella è parte. In questo modo il suo rampollo diversamente preparato potrà brillare con la sua preparazione e la tesina sul Cattaneo (a proposito, rammenti a Suo figlio che si scrive con 2 t ed una enne) ed apprezzare i criteri di giudizio di docenti terroni doc.
La attendo fidente per il prossimo anno.
Cordialità
ghiaghia1

venerdì 11 luglio 2008

Sull'umana stupidità

Riproduco, per gentile concessione del blog http://misfattilycos.blog.espresso.repubblica.it/ un piccolo saggio su un tema tanto sconfinato quanto sottovalutato: l'umana stupidità quella contro la quale, secondo Schiller, "anche gli dei lottano invano".
Se non capirete il pezzo, pazienza... vuol dire che siete stupidi :D
Il pezzo, nel suo contesto originale, è leggibile su http://misfattilycos.blog.espresso.repubblica.it/misfatti_in_lycos_chat/page/5/




Tendiamo spesso ad attribuire decisioni sbagliate (o catastrofiche) a intenzionale perversità, astuta cattiveria, megalomania, eccetera. Questi comportamenti ci sono – e in esagerata abbondanza. Ma un attento studio della storia (come degli avvenimenti in corso) ,porta all’inevitabile conclusione che la principale causa di terribili errori sia una: la stupidità.
Questo è un fenomeno abbastanza noto. Uno dei modi in cui è riassunto è il cosiddetto Rasoio di Hanlon: «Non attribuire a consapevole malvagità ciò che può essere adeguatamente spiegato come stupidità». Il concetto è stato ribadito da Robert Heinlein in una frase ancora più semplice: «Non sottovalutare mai il potere della stupidità umana».
Quando la stupidità si combina con altri fattori (come succede spesso) l’effetto può essere devastante.
Una cosa che ci sorprende (o forse no?) è quanto poco studio si dedichi a un argomento così importante. Ci sono dipartimenti universitari che si occupano delle complessità matematiche dei movimenti delle formiche in Amazzonia ,o della storia medievale dell’isola di Perim. Ma non ci risulta che ci siano cattedre di stupidologia.
Ho trovato pochi buoni libri sull’argomento.
C’è un libro che ho letto – e non ho mai dimenticato. Si chiama 'A Short Introduction to the History of Human Stupidity 'di Walter B. Pitkin della Columbia University ,ed era stato pubblicato nel 1934. L’avevo trovato per caso, molti anni fa, in uno scaffale di vecchi libri, E, per fortuna, ce l’ho ancora. Vecchio com’è, è ancora un buon libro. Molte delle osservazioni del professor Pitkin sono di grande attualità dopo più di settant’anni.
Il libro si conclude con un epilogo: «ora siamo pronti a cominciare lo studio della storia della stupidità». Poi... più nulla.
Il professor Pitkin era saggio. Sapeva che un’intera vita è troppo breve per poter approfondire anche solo qualche frammento di un argomento così vasto. Perciò pubblicò l’introduzione – e basta.
Evidentemente esistono molti altri libri e documentiin cui si parla, in un modo o nell’altro, di stupidità.Ma pochi in cui si tenta un inquadramento sistematicodel problema per individuarne i meccanismi e gli effetti
Le “leggi fondamentali della stupidità umana” sono note e citate anche in altri contesti. Non mi sembra necessario riprodurle, né riassumerle. A chi non le conoscesse, consiglio di leggere il testo di Carlo Cipolla (che, come altre opere dello stesso autore, unisce la serietà dell’analisi a una gradevole vena di umorismo). Mi limito qui ad alcuni commenti.
In parte si tratta di cose già note. Per esempio un fatto rilevato anche da altri autori (vedi il già citato rasoio di Hanlon) ,e da quasi tutte le persone che hanno avuto occasione di ragionare sull’argomento: si tende sempre a sottovalutare “il numero di stupidi in circolazione”.
È una constatazione che ognuno di noi può fare ogni giorno: per quanto coscienti possiamo essere del potere della stupidità, siamo spesso sorpresi dal suo manifestarsi ,dove e quando meno ce la aspettiamo.
Ne derivano due conseguenze, anche queste evidenti in ogni analisi coerente del problema. Una è che si sottovalutano spesso i perniciosi effetti della stupidità. L’altra è che, per la loro imprevedibilità, i comportamenti stupidi sono ancora più pericolosi di quelli consapevolmente malvagi.
Uno dei meriti è riconoscere il fatto che la stupidità di una persona “è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona”.
Questo è un punto fondamentale, che contraddice opinioni diffuse, ma è confermato da ogni attenta verifica sul tema. Non è solo o banalmente politically correct, ma è sostanzialmente vero, che nessuna categoria umana è più intelligente o più stupida di un’altra. Non c’è alcuna differenza nel livello o nella frequenza della stupidità per genere, sesso, razza, colore, etnia, cultura, livello scolastico eccetera.
«Una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno».
Un importante vantaggio di questo concetto è che evita l’arduo problema di definire “in teoria” che cosa sia la stupidità (o l’intelligenza), mentre ne valuta la rilevanza in relazione agli effetti pratici.
È evidente che, in base a questo criterio, si possono definire diverse categorie di comportamento.
Ovviamente ,ai due estremi stanno le persone che realizzano un vantaggio per sé e per gli altri (perciò “intelligenti”) e all’altro quelle che danneggiano gli altri e anche se stesse (perciò “stupide”). È chiaro anche che ci sono almeno due categorie “intermedie”.
Una che fa danno agli altri con vantaggio per sé definiti“banditi”) e l’altra che fa un danno a sé con vantaggio per gli altri.

mercoledì 9 luglio 2008

Sex and govern

Una lettura istruttiva: dal Clarin di Buenos Aires del 05 luglio scorso, come ci vedono i giornali stranieri. Ma non quelli comunisti, sia chiaro: quelli di simpatie peroniste, quindi non pregiudizialmente ostili al Cavalier Pompetta....copincollando questo link http://www.clarin.com/diario/2008/07/05/elmundo/i-01708762.htm
se conoscete lo spagnolo, potrete leggere l'articolo originale.

Il primo ministro Silvio Berlusconi ed una ministra del suo governo hanno occupato il centro dello scenario di un vasto scandalo già battezzato "sexygate", come quello che dieci anni fa quasi costò la presidenza degli USA a Bill Clinton, a causa dei suoi accertati giochi di sesso orale nella sala ovale della casa bianca con la stagista Monica Lewinsky.Dopo vari giorni, sulla stampa e nei centri del potere politico italiano, specialmente alla Camera dei Deputati, crescono i si dice.Si dice che nel vaso di Pandora delle 8.400 intercettazioni telefoniche realizzate dalla giustizia di Napoli in una causa di corruzione che potrebbe terminare in un processo penale contro Silvio Berlusconi, ci sono alcune telefonate prive di rilevanza penale ma che sono un cocktail esplosivo per il loro forte contenuto erotico ed i riferimenti al sesso orale che gli italiani chiamno il pompino.Sinora queste intercettazioni non sono finite sulle pagine di alcun giornale o rivista come d’abitudine in questo paese, né in linea sui siti internet dove zampillano come sorgenti i pettegolezzi di ogni tipo. Tuttavia il giornale La Repubblica cita la ex viceministro degli esteri e dirigente socialista Margherita Boniver, devota partigiana de Berlusconi, che riconosce l’esistenza di messaggi a luci rosse. Secondo la stampa, nei dialoghi telefonici Berlusconi e la sua attuale ministra della Pari Opportunità, Mara Carfagna, trentasettenne, scambierebbero frasi di tono più che compromettente, con allusioni al pompino. All’epoca in cui furono realizzate le intercettazioni, il Cavaliere era il capo dell’opposizione e Carfagna una soubrette di fama crescente in televisione.Di grande belleza, Mara è stata già la causa di uno scandalo che scoppiò nel gennaio dello scorso anno quando alla consegna dei Telegatti, l’allora capo dell’opposizione conservatrice le disse pubblicamente: se non fossi sposato mi sposerei con te.La seconda moglie di Berlusconi, Veronica Lario, altra gran bellezza e madre di tre figli (il Cavaliere ne ha altri due dal suo primo matrimonio), fece esplodere la sua ira in una lettera aperta al marito che pubblicò La Repubblica, pretendendo che chiedesse scusa. Berlusconi si affrettò a soddisfare la richiesta.Mara è di Salerno e la sua biografia ricopre attività televisive, mondo dello spettacolo e la vita mondana. Ma Carfagna ha studiato pure danza classica, canto ed è laureata in giurisprudenza.Cosa sarebbe successo se Clinton avesse nominato Mónica Lewinsky ministro, si è chiesto il deputato dell’opposizione Massimo Donadi. L’ex PM del processo Mani Pulite Antonio Di Pietro, duro oppositore parlamentare di Berlusconi, ha dichiarato che non può invocare il rispetto della vita privata chi nomina una ministra della Repubblica per ragioni estranee alle sue funzioni istituzionali.Di lì a poco Di Pietro ha accusato il primo ministro di essere un magnaccia, quando il settimanale l’Espresso due settimane fa pubblicò intercettazioni telefoniche con dialoghi tra Berlusconi ed il direttore della RAI Agostino Saccà, nel quale l’allora capo dell’opposizione e proprietario del gruppo televisivo rivale, chiese al suo amico di dar lavoro a cinque soubrettes ed attrici di scarso spessore.In particolare Berlusconi segnalò Antonella Troise. È una pazza che dice que io la pregiudico e sta diventando pericolosa, gli disse. Per tutti la richiesta appariva come una maniera efficace di mettere a tacere, chissà per quali motivi, la Troise.Per parare l’alluvione che gli veniva incontro, Berlusconi ha annunciato un decreto ddelk suo governo volto a proibire la diffusione delle intercettazioni telefoniche. Successivamente ha dichiarato che non necessitavano nuove norme, dopo che i suoi amici lo hanno calmato ed i magistrati napoletani che lo hanno inquisito hanno dichiarato che distruggeranno le conversazioni telefoniche senza rilevanza penale. Ma in Italia è difficile che ciò avvenga al cento per cento.In una conferenza stampa ieri (4 luglio, n. d. t.). Berlusconi ha dichiarato che non presenterà un decreto immediatamente esecutivo ma un progetto di legge che sarà discusso in parlamento.A dispetto di tutto il fango che mi lanciano addosso, i sondaggi dimostrano che gli italiani continuano ad approvarmi, ha dichiarato il primo ministro conservatore.Berlusconi e la sua alleanza di centro destra con la lega nord sconfissero sonoramente lo scorso aprile il PD, la nuova forza di centro sinistra che governava sino ad allora e dopo ha perso il Sindaco di Roma. Così, Silvio Berlusconi è tornato ad essere primo ministro per la terza volta nella sua vita.Ciò che appare sulla stampa – ha dichiarato ieri (4 luglio, n. d. t.) – riguarda fatti che nulla hanno a vedere con il programma del governo e portano in primo piano l’attacco costante di una parte della magistratura che chi governa, scelto dal paese, mentre si vuol sovvertire il voto degli italiani.