La citatissima frase di Andy Warhol (in futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti) forse non profetizzava per quale via si sarebbe divenuti famosi in un futuro che oggi è il presente.
Non era sufficiente la notorietà che i reality show donano ad alcune braccia rubate all'agricoltura o alla manovalanza edile: adesso si diventa noti (e, per corollario, ricchi ed idolatrati) anche se si è sospettati o condannati per aver ucciso qualcuno.
E' il caso, attualmente, di Marco Ahmetovic, il giovane di etnia rom condannato a sei anni e mezzo di reclusione (attualmente scontati agli arresti domiciliari) per aver ucciso quattro giovani nelle Marche guidando ubriaco un furgone. Con l'ausilio di un promoter pubblicitario, Ahmetovic sarebbe divenuto testimonial di una presunta Linea rom di vestiti ed accessori.
Non conosco i prodotti griffati e promossi dal condannato né gli introiti che questo ha realizzato (anche se si parla di un contratto che prevede un compenso di € 300.000).
Tuttavia mi sorge spontanea una meditazione. Vivo in un contesto nel quale guidare tranquillamente è un'utopia, assediati come si è da scooteristi, i quali ti si parano dinanzi con la disinvolta impunità di chi è al sicuro all'interno di un TIR, senza valutare l'instabile fragilità delle due ruote, che dovrebbe indurre alla prudenza.
Ebbene: con un atteggiamento cauto e prudente nei confronti di questi imbecilli, ho evitato che decine di persone si facessero male, anche se lo avrebbero meritato per la loro condotta ai limiti del criminale.
Ora, se Ahmetovic è divenuto testimonial dopo aver commesso una strage al volante, qual'è il compenso per me per aver salvato (e per salvare ogni giorno) vite umane?
Attendo una risposta a stretto giro, altrimenti deporrò ogni scrupolo ed investirò chi merita di essere investito, ucciderò chi merita di essere ucciso e renderò paraplegico chi cerca ogni giorno di finire sulla sedia a rotelle. Poi narrerò il mio stress e la mia lacerazione emotiva di fronte alla protervia ed arroganza delle mie vittime e diventerò famoso. La ricchezza di certo seguirà alla fama.
Perciò attenti, voialtri: c'è un nuovo sceriffo in città che non lascerà impunite le vostre infamie a bordo dello scooter.
Non era sufficiente la notorietà che i reality show donano ad alcune braccia rubate all'agricoltura o alla manovalanza edile: adesso si diventa noti (e, per corollario, ricchi ed idolatrati) anche se si è sospettati o condannati per aver ucciso qualcuno.
E' il caso, attualmente, di Marco Ahmetovic, il giovane di etnia rom condannato a sei anni e mezzo di reclusione (attualmente scontati agli arresti domiciliari) per aver ucciso quattro giovani nelle Marche guidando ubriaco un furgone. Con l'ausilio di un promoter pubblicitario, Ahmetovic sarebbe divenuto testimonial di una presunta Linea rom di vestiti ed accessori.
Non conosco i prodotti griffati e promossi dal condannato né gli introiti che questo ha realizzato (anche se si parla di un contratto che prevede un compenso di € 300.000).
Tuttavia mi sorge spontanea una meditazione. Vivo in un contesto nel quale guidare tranquillamente è un'utopia, assediati come si è da scooteristi, i quali ti si parano dinanzi con la disinvolta impunità di chi è al sicuro all'interno di un TIR, senza valutare l'instabile fragilità delle due ruote, che dovrebbe indurre alla prudenza.
Ebbene: con un atteggiamento cauto e prudente nei confronti di questi imbecilli, ho evitato che decine di persone si facessero male, anche se lo avrebbero meritato per la loro condotta ai limiti del criminale.
Ora, se Ahmetovic è divenuto testimonial dopo aver commesso una strage al volante, qual'è il compenso per me per aver salvato (e per salvare ogni giorno) vite umane?
Attendo una risposta a stretto giro, altrimenti deporrò ogni scrupolo ed investirò chi merita di essere investito, ucciderò chi merita di essere ucciso e renderò paraplegico chi cerca ogni giorno di finire sulla sedia a rotelle. Poi narrerò il mio stress e la mia lacerazione emotiva di fronte alla protervia ed arroganza delle mie vittime e diventerò famoso. La ricchezza di certo seguirà alla fama.
Perciò attenti, voialtri: c'è un nuovo sceriffo in città che non lascerà impunite le vostre infamie a bordo dello scooter.