mercoledì 18 aprile 2007

Sanità? Roba da comunisti.
Il viaggio della speranza di un gruppo di newyorkesi

La nuova provocazione di Micheal Moore é chiara: la sanità pubblica cubana è migliore di quella degli Stati Uniti Oltre ad essere gratuita è infatti più efficace, efficiente e considerata uno dei poli di eccellenza nel mondo per la cura di alcune malattie. Il paragone è con il sistema americano, fondato su una sanità privatizzata, ostaggio delle multinazionali e delle case farmaceutiche, che riserva le cure migliori solo a chi può permettersele. E il confronto viene portato avanti non da un gruppo di persone qualsiasi ma da alcuni degli ormai tristemente famosi soccorritori dell'11 settembre, ammalatisi in seguito all'inalazione dei gas sprigionatasi dai crolli. Nel prossimo film-documentario di Moore queste persone si sono recate all'Havana, violando l'embargo che proibisce ai cittadini Usa questo tipo trasferte anche se evidentemente “miracolose”, per sottoporsi a cure innovative che hanno avuto notevoli risultati. Il regista vincitore al festival di Cannes 2004 tocca l'ennesimo tema scottante degli Stati Uniti, la sanità, mediante una controversia che di recente è tornata ad investire le prime pagine dei giornali statunitensi. la denuncia fatta da oltre 9 mila newyorkesi, affetti da gravi patologie polmonari e gastriche contratte l'11 settembre, contro le autorità per non aver reso noto quale fosse la “qualità” dell'aria. Su questa vicenda è stata aperta un'inchiesta portata avanti dalla sottocommissione al Senato a cui capo c'è Rudy Giuliani, in corsa per le elezioni del 2008. Insomma i soliti panni sporchi che però negli Stati Uniti riguardano circa 45 milioni di persone prive di un'assistenza sanitaria adeguata, nel paese – si dice – più ricco ed evoluto del mondo.
Si ringrazia il carissimo fratel compagno Eskimo per aver postato questa notizia su wonderful world :)

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